Acusmetria® - il
suono
visibile
Da Infrapedia,
il sapere alla fonte
Acusmetria, dal gr. akouō (ἀκούω), udire e metréo (μετρέω), misurare.
Neologismo introdotto nel 2002 da Francesco
Rampichini
a indicare il "codice
delle proporzioni geometriche nella rappresentazione acustica della
prospettiva
spaziale".
Questo codice stabilisce un
legame
biunivoco tra segno grafico e
segno acustico, sulla base di
fenomeni
percettivi
di natura sinestetica, retti dall’esperienza della
percezione
visiva in una rappresentazione
audiografica dello
spazio.
Così come la geometria nasce dal gesto di misurare la terra (gea) ed è
in senso più ampio la scienza delle proporzioni e delle misure, l'A. studia le
correlazioni tra i
modelli
sonori e le forme geometriche evocate all’ascolto per
analogia. Tale analogia si basa sui rapporti fra tre principali
parametri
posizionali: volume (dinamica)
per
la distanza, altezza (frequenza)
per la
posizione
verticale,
stereofonia (panoramica) per
la
posizione orizzontale.
Ideata dal compositore Francesco Rampichini e formalizzata con la collaborazione dell'architetto Ettore Lariani e del fisico Marco Maiocchi alla Facoltà del Design del Politecnico di Milano, l'A. non va confusa con l'acusmatica. Anche se le due discipline presentano punti di contatto, esse sono totalmente differenti. Il termine acusmatica, risalente alla tradizione della scuola pitagorica1, fu riproposto da Pierre Schaeffer, noto come il padre della musica concreta, ad indicare genericamente ogni rumore che si intenda senza vedere le cause dalle quali deriva.
L’A. ha qualche rapporto con questo principio, proponendosi di evocare la "visione" di forme geometriche anche in assenza dello stimolo visivo, sfruttando una capacità trasversale e poco nota, sebbene frequentemente in azione, delle nostre percezioni, detta appunto sinestesia.
Indice |
Origini (cenni)
«Intorno alla metà degli anni ’80», scrive Francesco Rampichini
nell'introduzione al volume Acusmetria.
Il suono visibile (Franco
Angeli,
2004), «la
fisica Monica
Zamboni mi parlò per la prima volta di quelle singolari leghe
intermetalliche a
base Nichel-Titanio (NiTi) chiamate "materiali a memoria di forma", per
la cui
produzione si parla di una "educazione del materiale" mediante un
trattamento
che permette di memorizzare la forma finale che verrà assunta.
L’esempio più semplice è un elemento
attivo a forma
di molla elicoidale che debba chiudersi completamente a caldo. Questa
capacità
di modificare il proprio stato al variare della temperatura, sfruttata
per
assolvere particolari funzioni (sensore/attuatore), le colloca nella
categoria
dei "materiali intelligenti" (smart
material), con caratteristiche di superelasticità ed
elevata
capacità di smorzamento delle vibrazioni.
«Alcuni aspetti delle loro
proprietà mi
colpirono
immediatamente per l’analogia con i problemi che stavo cercando di
risolvere
sul piano acustico musicale, spingendomi ad associarle all'idea di
oggetti sonori che
potessero evocare un disegno
identificabile. Iniziai allora a indagare la
possibilità di
creare forme sonore che producessero un cortocircuito percettivo.
Arrivai
a
formalizzare l’intento di stabilire un rapporto tra suono e
segno
grafico (punto, linea, superficie), avviando tentativi di creare
materiali sonori
che evocassero forme geometriche più o meno complesse, senza ancora
sapere in che modo avrei potuto utilizzarle.
Grazie ai relativamente recenti strumenti nformatici potei iniziare a
progettare i materiali
di più semplice concezione: punti, segmenti di retta, curve.
«L’idea di poter creare spazi
audiografici mi portò a ideare processi costruttivi che sfruttavano
queste analogie
con la geometria piana. Diversi anni più tardi, durante i corsi tenuti
con i colleghi Lariani e Maiocchi al Politecnico di Milano, proposi di
definire
acusmetria
il principio sul quale questi processi si basano e forme acusmetriche
gli
oggetti sonori implicati. Sottoponendoli all’ascolto di
soggetti non informati, constatammo di poter rappresentare un triangolo
in
modo
praticamente inequivocabile, soprattutto nella modalità puntiforme,
poiché le
linee, cioè i suoni continui, ponevano maggiori problemi di natura
percettiva (distorsioni).
Seguirono quadrati, rombi, pentagoni, esagoni, ettagoni, ottagoni,
ellissi.
«Il primo esperimento di sovrapposizione
di questi materiali
riguardò una circonferenza ed un triangolo. L’impatto psicoacustico
rivelò che le sensazioni prodotte all’ascolto erano più complesse
dell’esperienza ottica: il fenomeno, sul piano della percezione
uditiva, era affatto
nuovo e induceva un senso di delocalizzazione spaziale a me
sconosciuto,
imputabile come scoprii in seguito al funzionamento dei meccanismi di
ritenzione
mnemonica dei punti di riferimento uditivi».
Settori applicativi
Dal punto di vista applicativo, l'acusmetria può essere suddivisa in
numerosi settori:
A. artistica, che si occupa di composizione bimodale (audio/video), creazione o traduzione di opere plastiche o pittoriche nelle loro corrispondenti immagini acusmetriche.
A. ambientale, che si occupa dei problemi di tracciamento in ambiente.
A. allestitiva, che tratta della riproduzione dei profili notevoli di oggetti esposti e della loro percezione localizzata.
A. medica, che si occupa di sviluppare in ambito terapeutico e diagnostico metodi e strumenti basati sulla stessa. Fra le prospettive di sviluppo applicativo, la diagnostica percettiva tramite oggetti sonori acusmetrici.
A. didattica interdisciplinare, che utilizza l'acusmetria per l'apprendimento sinergico di geometria e musica.
Altri settori di studio specifici sono la psicoacusmetria, che studia la psicologia della percezione delle forme sonore negli esseri umani e la valutazione delle capacità cognitive e di riconoscimento.
Note
1 Gli adepti della scuola di Pitagora erano divisi in due categorie: gli acusmatici o uditori (“seguaci delle cose udite”) e i matematici o studiosi; ai primi si ammanniva l’insegnamento in maniera esoterica e superficiale, mentre i secondi venivano iniziati all’insegnamento profondo.Bibliografia essenziale
- Acusmetria. Il suono visibile (Franco Angeli, 2004)
- Museo Sensibile (Franco Angeli, 2002)
- Archestesie (Spirali, 2005)
- Tesi di laurea sull'Acusmetria
Alcuni progetti
- Sentire le stelle - progetto per il Planetario "U. Hoepli" di Milano
- Teatro Romano Camera di Commercio di Milano
- Capriccio Spaziale
- Ben note stelle e nuove
Collegamenti esterni
- Acusmetria.it - sito contenente il primo test acusmetrico realizzato e altri materiali (it/en).
- Franco Angeli - pagina dell'Editore dedicata al volume "Acusmetria. Il suono visilbile".
- Acusmetria. Il suono visibile - e-book, edizione parziale
- Marchio depositato - Ministero dello sviluppo economico